ANDIAMO D(I)RITTI ALLA CITTÀ!: Comunicato TAZ in corso dall’ex Caserma Sani di Bologna
Oggi abbiamo attraversato pedalando la città e abbiamo toccato tanti spazi pubblici in abbandono, per reclamare a gran voce che non vengano privatizzati e che tornino a vivere per tuttə.
Ma non ci basta! Abbiamo voluto accendere i riflettori su uno di questi spazi per accenderli su tutti: siamo entratə alla ex Caserma Sani, luogo che abbiamo potuto gia` attraversare per un periodo troppo breve ma abbastanza lungo da farcene capire il potenziale come spazio pubblico e sociale. Questa ex caserma è una delle tre inclusa nell’accordo che il Comune di Bologna ha siglato con Cassa Depositi e Prestiti in tutta fretta e decisamente in sordina quest’estate, per la “riqualificazione” (leggi speculazione) di queste aree. Qui con un concorso internazionale, l’amministrazione ha deciso di seguire la strada della valorizzazione intesa come puro valore monetario: il progetto prevede la demolizione dei vecchi edifici, l’abbattimento di gran parte degli alberi per costruire abitazioni private, supermercati, hotel, parcheggi.
Siamo qui per ribadire che gli spazi pubblici devono rimanere pubblici! Queste aree (caserme, aree verdi, negozi, aree ferroviarie, etc..) devono essere destinate ad uso sociale e non svendute sul mercato immobiliare, perche` in questa città servono spazi per la soddisfazione di bisogni molteplici, fuori dai condizionamenti e dalle forme monopolistiche del mercato. L‘amministrazione non può delegare la propria responsabilità chiamandosi fuori e lasciando piena libertà all’ente di turno che fa operazioni speculative.
Siamo qui perchè crediamo in una forma reale di partecipazione, di autogestione e di cura della cosa pubblica. In questa città l’amministrazone si vanta di essere progressista, il fiore all’occhiello delle politiche di partecipazione cittadina alle scelte urbanistiche, ma in più occasioni abbiamo potuto vedere, partecipando in prima persona, come nella realtà questi processi siano pura retorica.
L’iniziativa sociale e la partecipazione per noi sono altro: lasciare spazi/o e lasciare che le persone possano scegliere e autodeterminare i modi e i luoghi di aggregazione e non solo di che colore mettere i fiori nelle aiuole, o altri elementi marginali alla reale posta in gioco. Vogliamo spazi da autogestire collettivamente per una socialità non mercificata e non relegata nei luoghi del consumo, per una cultura indipendente realmente accessibile e inclusiva, per dare casa a chi non ce l’ha, per promuovere la salute, per creare relazioni e luoghi per viverle e per continuare a generare spontaneamente altre proposte di vita.
Rimarremo qui dentro 24 ore perchè con la nostra azione vogliamo mandare un messaggio diretto e chiaro a tutta la città: risvegliamoci e ricominciamo a sperimentare e costruire insieme un percorso dal basso, indipendente, il più ampio possibile, per riprenderci gli spazi che sono anche nostri!
Domenica alle ore 11.00, come primo atto, si terrà un’assemblea pubblica autogestita. Siete tuttə invitatə!
D(i)ritti alla città: rete per gli spazi pubblici
Qua il nostro Manifesto:https://dirittiallacitta.noblogs.org/
Programma della 2 giorni:
Sabato 9
h.19 birrette e socialità
h.22 concerti
Domenica 10
h.11 Assemblea pubblica
h.13 pranzo
h.15 passeggiata “in Sani”